La statuina per il presepe 2022 è la “florovivaista”

La statuina a tema green per il presepe di questo Natale 2022, che testimonia il valore, la dignità e l’importanza del settore, è stata consegnata da Coldiretti e Confartigianato ai Vescovi di tutta Italia.

Nel presepe 2022 anche la statuina della florovivaista

Una consegna dall’alto valore simbolico, tesa a certificare – ancora una volta – il valore capitale della rivoluzione green. E’ nelle mani dei Vescovi del nostro Paese la nuova statuina del personaggio del Presepe 2022: la florovivaista. Le consegne sono avvenute nelle scorse ore da Nord a Sud, nelle curie, nell’ambito dell’iniziativa promossa annualmente a livello nazionale in ogni diocesi da Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti. L’obiettivo è quello di aggiungere alla rappresentazione della Natività figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Le statuine sono state distribuite su tutto il territorio nazionale e consegnate ai Vescovi delle 226 Diocesi.

Arcivescovo Delpini con la statuetta

Il Presepe è la rappresentazione della nascita di Gesù, ma attraverso i suoi personaggi serve anche a raccontare la realtà della vita di tutti i giorni. Quindi insieme al Bambinello troviamo, fra gli altri: artigiani, casalinghe, filatrici, agricoltori, pastori e gli animali, dal bue all’asinello della Natività, dalle pecore alle caprette, dalle oche alle galline, fino a cani e gatti per rappresentare la multiforme dimensione del Creato che parte proprio dalla terra.

“Quest’anno – precisa Coldiretti Pavia, che ha consegnato la statuina a Mons. Corrado Sanguineti – è stata scelta la florovivaista che ha affrontato le difficoltà della pandemia e della guerra per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini, nonostante l’aumento esponenziale dei costi energetici nei campi e nelle serre. Inserire questa nuova figura, simbolo delle imprese impegnate nella cura e manutenzione del nostro patrimonio verde è un’idea inedita per parlare di un’agricoltura plurale e differenziata, che produce cibo e, insieme, beni immateriali indispensabili per la qualità della vita. Il Presepe è una delle tradizioni che trasmette speranza e serenità anche nei momenti difficili che stiamo attraversando.”

E noi di Italiana Terricci – che basiamo il nostro lavoro sulla filiera green con lavorazioni, prodotti e riconversioni naturali e ad impatto ambientale controllato – non possiamo che condividere con soddisfazione e speranza questo simbolico segno.

Una narrazione gentile

Con la spinta delle energie raccolte sotto l’egida del Manifesto di Assisi, Fondazione Symbola, Confartigianato e Coldiretti vogliono portare un loro contributo, volto a diffondere la straordinaria attualità e forza di questa narrazione gentile. Il personaggio scelto quest’anno per entrare a far parte del Presepe è un’operatrice del verde.

Il florovivaismo, infatti, è un comparto strategico del Made in Italy, che nel nostro Paese coinvolge oltre 20mila imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio, ricorda Coldiretti: “Si tratta dell’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di generare effetti positivi per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche. Un lavoro antico e prezioso, che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate da piante e fiori tipici del Natale”.

La statuina è l’esaltazione dell’artigianato simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale.

“Quest’anno – sottolinea Marco Granelli, presidente di Confartigianato – portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. E sono anche baluardo della sostenibilità sociale, poichè ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. Lo stretto legame con la propria terra alimenta, di conseguenza, un rapporto virtuoso con l’ambiente circostante improntato alla cura e al rispetto del contesto in cui si è collocati. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce. E’ la risposta positiva a questo tempo di grande incertezza, è un modello di ecologia umana, di imprese sostenibili che Confartigianato porta nel futuro, con l’impegno a renderle sempre più protagoniste nella transizione green, nella tutela dell’ambiente, nel risparmio ed efficienza energetici, nell’economia circolare, nella riqualificazione urbana e del territorio, nel miglioramento della qualità della vita”.