Italiana Terricci fa fiorire il Lungomare di Genova
Una sfida impegnativa vinta da Italiana Terricci, produttore di riferimento di terra e substrati per clienti privati e aree pubbliche, che – in collaborazione con di A.S.Ter S.p.A, ovvero l’azienda del Comune di Genova che opera nell’ambito dei servizi di pubblica utilità, in qualità di manutentore del patrimonio stradale, impiantistico e delle aree verdi – si è occupata di far fiorire il Lungomare di Genova.
Italiana Terricci, la nostra terra scelta dal Comune per far fiorire il Lungomare di Genova
Una nuova missione portata a termine dal nostro team, grazie al lavoro di una squadra esperta e rodata, capace di offrire soluzioni su misura sia in termini di forniture che sotto il fronte logistico.
Nell’ambito della manifestazione fieristica MyPlant & Garden, tenutasi a Febbraio 2022, abbiamo avuto il piacere di conoscere Giorgio Costa e Luca Gilardi responsabili del settore verde di A.S.Ter. S.p.A. La nostra esperienza come fornitori per importanti eventi di caratura internazionale come EXPO 2015 e nella riqualificazione e forestazione di aree verdi comunali come il Parco Sangone di Torino ha fatto da apripista per affidarci l’importante progetto di creazione di aiuole per la nuova pista ciclabile del lungo mare di Corso Italia a Genova.
Lungo 2,7 km e con una larghezza complessiva di 3m, il nuovo percorso ciclabile collega corso Marconi a Boccadasse sviluppandosi tra la carreggiata stradale, con due corsie, fino all’intersezione con via Piace e un’ampia e generosa corsia fino a via Cavallotti. I nostri terricci, di qualità certificata, sono così stati scelti per quell’importante punto strategico della città della Lanterna, dando così il via alla collaborazione tra le due realtà.
La realizzazione di questo progetto ha rappresentato una sfida: creare il mix perfetto di materiali per produrre un substrato di qualità che rispondesse a specifici requisiti di pesantezza e di drenaggio e che fosse adatto all’inserimento di nuovi impianti. La difficoltà della situazione data da una costa rocciosa, ha imposto al nostro agronomo Michele Ripamonti di studiare una miscela perfetta che rispondesse a tutte le necessità del progetto:
“Dopo un confronto con Giorgio e Luca, ho studiato una composizione di materiali idonei per queste aree verdi. Con la giusta combinazione di lapillo vulcanico, terra vagliata e compost abbiamo trovato la soluzione per il riempimento delle aiuole”.
Ma il nostro contributo non si è esaurito qui. Un’altra importante sfida, infatti, è stata l’organizzazione della logistica per il trasporto, resa possibile agevolmente grazie ai mezzi autoarticolati della nostra flotta, direttamente in loco sul lungomare di Genova. L’azione di riempimento è stata svolta in notturna durante il mese di agosto 2022, per non creare disagi al traffico né al turismo locale, lavorando – come sempre – in completa sicurezza.
I nostri strumenti, infatti, ci permettono di consegnare ovunque: superando recinzioni e siepi, collocando le forniture su terrazzi e giardini pensili, realizzando aree verdi all’interno di cortili, spostando materiali al di là di barriere e muri di confine, effettuando consegne di materiale in spazi angusti dove non vi è possibilità di occupare suolo pubblico. Dalle viuzze cittadine alle aree montane impervie: nulla ci ferma.
Corso Italia, il valore di un’arteria storica
Motivo particolare di orgoglio, per la nostra impresa, è l’aver contribuito al miglioramento di Corso Italia, una delle principali arterie di Genova: considerata la promenade per eccellenza della città e frequentatissima dai genovesi, nonché dai turisti. Una strada storica, realizzata tra il 1909 ed il 1915, per regalare a Genova – in forte espansione all’alba dello scorso secolo – una moderna passeggiata lungomare.
Il primo importante restyling si ebbe nel 1935, con la sistemazione di eleganti aiuole fiorite, palme e piccole fontane. Successivamente, alla fine degli anni Ottanta, vi fu un’altra importante ristrutturazione nell’ambito dei lavori effettuati in occasione dei mondiali di calcio di Italia ’90 e delle Colombiadi del 1992. L’ultima tappa, nell’importante storia di Corso Italia, include anche il contributo di Italiana Terricci con l’arrivo della pista ciclabile, posta tra la strada e il marciapiede. E, ovviamente, l’esplosione di verde nelle aiuole, coltivate nella nostra terra.